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mercoledì 23 gennaio 2008

DELLA MORTE DELL'AMORE (1994)












Categoria: Dylan Dog, anche se sapete che è inappropriata..

Sono riuscito a rimediare anche "Dellamorte Dell'amore"..

Riporto di seguito la recensione tratta dal dizionario dei film "Il Morandini"..

"Tratta da un romanzo di Tiziano Sclavi, il creatore di Dylan Dog, l'azione si volge, pur con qualche escursione nel nostro mondo, in un universo parallelo, quello dell'immaginario cimitero di Boffalora (Milano) dove, con un aiutante muto, il becchino Francesco DellaMorte si dedica a uccidere i morti che si levano dalle tombe, aggressivi e affamati di carne umana (viva). La situazione si complica con l'entrata successiva in scena di tre donne malefiche (tutte interpretate dalla Falchi). In altalena tra cinismo beffardo e malinconia romantica, con tensioni metaforiche e ripetute citazioni (Welles, Magritte, Böcklin), il film ha almeno due momenti da citare (il centauro che ritorna; il finale nel tunnel), attori scelti con intelligenza, immaginose scenografie di Antonello Geleng, sapienti effetti speciali di Sergio Stivaletti."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Premettendo che io non sono un esperto di film e che sono un appassionato di dylan dog, mi permetto di avere l'umlità di affermare, senza minimo dubbio o incertezza, e senza remora alcuna, che questo film è proprio 'na strunzata.

Anonimo ha detto...

il film è pieno di citazioni letterarie, alcuni effetti son da ricordare, le metafore presenti non son ne scontate ne banali, non è un horror canonico dato che ironizza in chiave grottesco-horror alcune tematiche come l'indifferenza la morte e l'amore. A differenza di altri film dello stesso genere lascia qualcosa su cui riflettere. Logicamente se siete fans di venerdi' 13, scream o della bambola zombi che uccide le persone a colpi di bazooca (come l'amico qui sopra) non fa per voi :).